Telemusik

Due notizie, una buona e l'altra pure.

La prima è che, come potete intuire, dopo due anni di parentesi albionica il blog ritorna in italiano.
La seconda è che si ritorna a parlare come nel vecchio 2012 di ascolti di musica vera, i grandi classici o chicche nascoste e non  più di tecniche di ascolto ed esercizi per potenziarle.

Quando mi capita, con cadenza almeno settimanale, segnalerò un video musicale che ho apprezzato da Youtube e ve lo proporrò. Tornerà ad essere una radio atipica per i suoi 100 lettori medi giornalieri; una radio perché farò parlare la musica, poche parole.

Questo perché oramai tutto funziona e a questo punto usiamolo!

Non è che un atleta si allena per lo sfizio di allenarsi, ma per entrare in campo e giocare a calcio.


Potrei approfittarne per spiegare in italiano come funziona il metodo definitivo, ma credo che la maggior parte di voi un minimo di inglese lo mastichi.

Nel caso non fosse vi rimando alla lettura del libro What to listen for in music di Aaron Copland 😁

Non vi sto prendendo in giro, è tradotto/riadattato in italiano con Come ascoltare la musica, a cura di Carlo Boccadoro.

Ci sono diverse somiglianze fra il mio metodo ed il suo, ovviamente il compositore americano parte dalla scienza della teoria musicale, io ci sono arrivato in via empirica tramite anni di discussioni, concerti e birre in compagnia dei primi fedeli lettori, alcuni dei quali per fortuna sono musicisti professionisti o addirittura insegnanti di musica e hanno iniziato a trovare un senso logico nelle mie tabelle.

Alla fine mi sono arreso e ho studiato un minimo di teoria musicale anche io per raffinare il metodo e gli esercizi. Credo di essere uno dei pochi al mondo che si è messo ad ascoltare i Daft Punk o i Megadeth sfogliando lo spartito. Una immagine tragicomica.

Il sistema non è proprio uguale, Copland propone esercizi solo di musica classica, per me il genere non conta. Anzi se ci avete fatto caso non è che io faccia sto gran filtro, quando mi è arrivata la notifica su Google Play che avevano caricato l'ultimo di Lady Gaga, l'ho ascoltato dall'inizio alla fine.

Copland parla di ritmo in generale, io ci tengo a distinguere alcune caratteristiche del ritmo per indicare la strategia di ascolto numero uno.

Al di là di questo c'è tanta di quella somiglianza che si può tranquillamente dire che è il libro di testo ufficiale di questo sito.

In fondo chi cerca trova, chi ricerca ritrova.



Telemusik - Karlheinz Stockhausen 





A proposito di trovare, nel 2000 scovai in biblioteca questo vinile, Telemusik di Stockhausen.

Era praticamente intatto, si vedeva che a parte i primi due minuti era rimasto inascoltato.
Ci pensai io a consumarlo nei successivi due anni.

Ancora non è stato pubblicato in cd e non è sui servizi di streaming.

Un successone!

Potrei ora descrivervi tutte le tecniche combinatoriche utilizzate dall'autore nel lontano 1966 in Giappone per organizzare il pezzo, ma come dicevano le note di copertina del vinile i primi sinceri applausi furono ricevuti da un pubblico molto casuale in alcuni "concerti" in Asia.

Probabilmente non avere aspettative, pregiudizi, paura di fare la figura di quello che non ci capisce hanno permesso a quei primi fortunati di godersi la musica in maniera viscerale.

Ed è questo che suggerisco, ascoltare e vedere che succede.

Se non succede, si ripassa fra qualche giorno...

Ah, pensate che il video di Moroder sia lì per caso? Dovete ascoltarlo prima per attivare la giusta strategia di ascolto per apprezzare meglio Stockhausen...

Avevo detto che avrei iniziato a spiegarvi cosa faccio davvero e non noiosissime tabelle ... per cui molto serenamente ho cancellato di nuovo tutto e si riparte.

Per la cronaca, qui stiamo usando soprattutto la strategia di ascolto numero due.

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