Taxman - Sunday morning - Airbag

1) Beatles - Revolver



2) Velvet Underground & Nico



3) Radiohead - Ok Computer



Per gli appassionati di musica rock questo è l'esercizio più importante.

Il riconoscimento un paio di anni fa che questi tre brani si ascoltano in maniera diversa (e capire a quali suoni poniamo attenzione nei tre casi) è stata la base di tutto quello che vedete.

Io lo uso come test ogni mattina per capire "Come mi sono svegliato" e poi accendo le altre due tecniche di ascolto durante la colazione. 
Per questo dicevo che basta un quarto d'ora fatto bene per poter essere in grado di diventare l'ascoltatore universale.

Per esempio stamattina riesco ad ascoltare bene la canzone dei Velvet Underground e sono deboluccio sulle altre due. Mi annoiano un pochino, mi stancano. Eppure ricordo bene che sono fantastiche!

E quindi la colpa è mia, non della musica. Sono io che non riesco; devo sintonizzarmi su di loro un'altra volta.

E voi?
Come vi siete svegliati stamattina?

Siccome è un test molto efficace, l'ho linkato a lato come "Acid test", c'è una tabella a lato (per chi la legge la versione desktop).

Essere in grado di passare da Revolver a Velvet underground e Nico a Ok Computer è un grande esempio di elasticità mentale.

Vuol dire che siete buoni ascoltatori.

Fatevi una playlist con i tre dischi e fatela andare in completo shuffle mescolando i tre album... dopo un'oretta circa dovrebbe partire quello che chiamo il flow dell'ascoltatore universale.

Se la prima volta vi gira la testa o vi viene la nausea, fermatevi e provateci un altro giorno. Niente di grave, anzi buona notizia, vuol dire che l'esercizio vi gioverà molto quando riuscirete a completarlo.

Con una certa approssimazione:

1) Revolver si ascolta con l'orecchio del blues
2) Velvet Undergound & Nico con l'orecchio della musica classica
3) Ok Computer con l'orecchio della musica jazz

Negli ultimi due anni ho inventato dei trucchi, delle cose da ascoltare una dietro l'altra per accendere in fretta l'orecchio 1,2 e 3 e sono nella barra a lato per chi legge il sito da desktop. Per chi usa dal cellulare ho aggiunto un veloce menu a scomparsa con alcuni suggerimenti di sequenze di ascolti che si attiva clickando sul bottone quadrato in alto a destra.

Le chiamo routine.
Per me quella tabella è l'unica parte veramente importante del sito, la parte che uso io; sono le routines che faccio girare per allenare la flessibilità dell'orecchio musicale.
E le faccio durare un quarto d'ora, cinque minuti per strategia quando vado di fretta, un'ora (20 minuti per strategia) quando ho più tempo.

Funziona come vedete per ogni tipo di musica.

1) Beatles
2) Velvet Underground/Lou Reed
3) Radiohead

è la vostra prima routine!

Le mie routine sono progettate per aumentare la sensibilità a tre ingredienti importanti della musica:

1) groove
2) contrappunto
3) armonia

Se si accendono tutti e tre si ascolta la musica con la stessa sensibilità dei musicisti che l'hanno prodotta e le emozioni sono molto  più forti di prima.

L'idea come vedete è incredibilmente semplice, non c'è molto da spiegare, anzi diciamo niente.

Ma è incredibilmente potente, risveglia la mente in pochissimi minuti, la concentrazione è ai massimi: come prendersi 2 o 3 caffè tutti insieme; si ha davvero l'impressione di percepire qualunque dettaglio e sfumatura.

Altra sensazione che si ha è quella di non dover fare niente, arriva tutto a destinazione senza che ci sia qualunque scelta cosciente. Non si fa alcuna fatica, per questo parlo di esperienza di flow o flusso.

Adesso va di moda la meditazione mindfulness, il risultato che si ottiene è qualcosa di molto simile a quando si sgombrano i pensieri da tutto il rumore di fondo e le distrazioni.


Commenti

  1. Innanzi tutto bentornato, mi fa piacere che il blog sia ritornato attivo come un tempo.
    Sono un lettore del blog dal 2012 quando con i vecchi post provocatori (penso alla "critica" dell'ascoltatore scaruffiano con cui ho conosciuto il blog, o a quello molto bello dal nome "Sesso con Venere" o qualcosa di simile (da riesumare, molto catchy per i nuovi iniziati)) mi hai cambiato la vita portandomi a riflettere sul metodo di ascolto che adoperavo (mi sarei perso Bach, Mahler, Coltrane ecc. ,non ti sarò mai abbastanza grato).
    Parto dalla mia esperienza personale per esprimere quindi alcune perplessità sul nuovo metodo delle routine di ascolto. Essendo stato un ascoltatore rock/metal con una soglia dell'attenzione bassa, capace solo di seguire il passaggio di una singola linea melodica fra i vari strumenti, mi rendo conto che il grande switch che ho dovuto fare è stato rendermi conto di questo e, innanzitutto allenarmi all'attenzione costante per tutta la durata del brano e in seguito rendermi conto dell'esistenza di varie line melodiche, per riuscire a seguirle in maniera simultanea sia verticalmente sia orizzontalmente nel loro sviluppo. Se a quel tempo mi fossi sottoposto a una delle routine credo che avrei colto solamente un cambiamento di stile fra i pezzi ma non sarei stato comunque in grado, anche inconsciamente, di capire né COME ascoltare quei brani né COSA trovarci dentro, e perciò mi sarei limitato ad ascoltare seguendo la linea melodica principale e mettendo tutto il resto sullo sfondo com'ero abituato inconsciamente a fare.
    In conclusione quindi,pensi che l'efficacia del sistema abbia effetti indipendentemente dalla consapevolezza dell'ascoltatore sulle modalità di ascolto con cui approcciarsi o che serva alla base un ripensamento "teorico" da coadiuvare con l'esercizio pratico?

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    1. Ho dei backup dei vecchi post (e persino dei vostri commenti), che ho salvato prima di cancellare tutto dal server di blogger, e mi sono divertito a leggerne alcuni in queste settimane di coronavirus.
      Non credo che la qualità di quegli scritti meriti una ripubblicazione :) però sono contento che siano stati utili. Era un momento in cui scrivevo con molta aggressività, causata probabilmente anche dal fatto che volevo compensare una certa insicurezza sulle mie competenze in materia.

      Quello che dici è vero, spesso e volentieri comunque nel jazz e nella musica classica ci sono più linee, i brani della categoria due e tre di rock spesso sono decisamente più semplici.

      Tuttavia è successa una cosa, sono stato un anno o due "fermo" e quando ho ripreso ho iniziato con il blues e non con la musica classica. E nel corso del 2017, quando ho ripreso ad ascoltare musica ho "creato" più o meno deliberatamente dei nuovi "trucchi" che però avevano come fulcro i Led Zeppelin ed Eric Clapton e non Bach, perché gli obiettivi erano diversi.

      Parallelamente ho cercato delle maniere per riprendere ad ascoltare la musica classica e sono partito dai King Crimson e i Radiohead ... e Taylor Swift e Moroder (!)

      Per il jazz ho ascoltato molto Prince e Zappa.

      Ribadisco una cosa: se una persona vuole fare sul serio (ed infatti guarda bene la routine per musicisti professionisti) per la musica classica ed il jazz vanno più che bene Bach e Parker (che nel nuovo sistema sono ottimi e abbondanti), tuttavia se si vuole fare sul serio e completare tutto... non basta. Perché il ritmo in queste musiche è molto spesso accessorio e non dominante, nella logica comandano le armonie complesse e il dialogo melodico. Anche in moltissimo jazz. Anzi i fan del jazz sono i primi che se non sentono almeno una sequenza di accordi di settima e nona si annoiano.

      E' vero per la parte di "groove" Stravinskij, Steve Reich... ma James Brown o il blues o la musica classica indiana o il reggae o la bossa nova sono più ficcanti.

      Le routine: è vero che la routine di Blondie non sarà istruttiva come passare 4 ore (!) ad ascoltare Bach, Parker, Webern.
      Tuttavia se hai 10 minuti di tempo, sei stanco e vuoi fare uno stretching una routine con canzoni rock/pop scelte fa il suo.

      Se ci fai caso c'è anche "The routine I use (1 hour)", quello è un esercizio molto potente ed istruttivo che puoi fare per ottenere risultati di un certo tipo. Ci sono anche esercizi difficili.
      L'invito ad ascoltare James Brown, Bach, Scriabin è serio, come è impegnativa anche la variante di musica da discoteca (Chemical Brothers, Aphex Twin, Squarepusher). I dj moderni a volte usano materiale molto complicato e conoscono la teoria musicale, ne ho ascoltati diversi che usano progressioni di accordi impegnative.

      Anche Nile Rodgers e i Daft Punk sono molto utili da ascoltare.

      Pensa ad una scuola, c'è materiale per quelli del primo anno, del secondo, per laureati...


      Riguardo Scaruffi nel nuovo sistema è molto debole sulla 1, la musica con ritmi black, ma non mi pare il caso di parlarne, saranno anche sue scelte di vita cosa approfondire e cosa no :)

      Lui si perde delle cose, io me ne perdevo altre, non c'era un motivo per attaccarlo.
      Le sue liste sono state importanti per capire le differenze fra le varie tipologie di ascolto.

      Se serve anche della teoria? Consiglio a chi vuole leggere il libro di Aaron Copland, Come ascoltare la musica che io ho in edizione inglese (What to listen for in music). Ho il dubbio che non faccia molta differenza avere una conoscenza teorica, però sicuramente può soddisfare delle legittime curiosità.

      C'è un video molto carino che spiega la differenza fra conoscenza teorica ed intuitiva: i Beatles avevano molta conoscenza intuitiva di teoria, ma non conoscevano la teoria.

      https://www.youtube.com/watch?v=HmjRM3AziTY&t=1s

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    2. Visto che sei un lettore della prima versione del metodo,
      ti consiglio di integrare i tuoi ascolti con
      il gamelan balinese e giavanese,
      la musica classica indiana,
      la musica africana,
      la musica cubana.

      Il vecchio sistema era "sostitutivo", vi esortavo ad imparare delle cose, ma ve ne facevo dimenticare altre. Per questo era "affascinante" e creava interesse (ero arrivato ad avere anche più di mille visite in alcuni giorni), c'erano delle regole proibitive come in un culto misterico.

      Il nuovo sistema è "additivo" ed è indifferente ai generi, io non direi mai a qualcuno che viene dal metal, abbandona il metal, ma cercherei di capire "Ma non è che del metal si perde qualcosa perché apprezza solo un tipo di metal e non altri?".

      Sicuramente è meno di "rottura", ma più serio ed utile.

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  2. Grazie dei consigli!

    Sicuramente la prima versione del metodo era più di "rottura" (ho passato settimane ad ascoltare solo Beethoven e Coltrane per ottenere quello che al tempo chiamavi orecchio azzurro), ma, con l'ascoltatore pigro che ero al tempo, ha funzionato più che come metodo didattico, come memento contro la passività dell'ascolto.

    Ora venendo ormai da anni di ascolto di musica che, per capirci, va da Bach a Schönberg/Stravinskij sto cercando di comprendere ed apprezzare il
    post-Darmstadt (Stockhausen, Boulez, Xenakis ... )
    Dato il background mi consigli una playlist in particolare da utilizzare o mi butto sulla prima che capita?

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    1. Dato il tuo background parti da Boulez, Berio e Messiaen.

      Per molta avanguardia del secondo 900 devi "reimparare" quello che hai "dimenticato" del rock e del metal. Xenasis, Stockhausen, Ligeti, per non parlare di Cage, Feldman e Glass si ascoltano più con lo stesso approccio di una suite psichedelica che di una sinfonia di Mahler.

      Una chiave di ingresso potrebbero appunto essere da un lato la musica etnica di cui ti parlavo prima, dall'altro la polifonia prima di Monteverdi (tutta la scuola Franco fiamminga, Palestrina).

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    2. Per esempio potresti studiarti Ravi Shankar e Johannes Ockeghem con lo stesso approccio "sistematico" con cui hai approcciato Bach, Mahler e Coltrane.

      Se vedi a fianco c'è una "Ethnomusicologist" routine, è quella più di impatto su una persona che ha alle spalle anni di ascolto di musica classica di repertorio "da teatro".

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