1) James Brown - It's A Man's Man's Man's World
13) Dave Brubeck - Take Five
2) Mozart - Lacrimosa
Questa vi porta non dico al 100%, ma al 95% minimo...
Costruire o progettare esercizi e playlist "difficili" non ci vuole niente, per me l'arte è costruire esercizi accessibili, ma di grande efficacia.
E questo è molto istruttivo, ma anche relativamente catchy.
L'esercizio è concluso (e bisogna quindi ripetere i video a caso fin quando non "funziona") quando
1) si riesce a passare da un video all'altro senza sentire nessuno "stacco" o "difficoltà" nel cambio, perché con l'orecchio "Mozart", James Brown non funziona bene e viceversa...
2) quando ci si accorge che non sfugge nemmeno un suono o una nota.
A me servono due ascolti ciclati per concluderlo, quindi in totale 20 minuti.
Se avete problemi a farlo iniziare provate prima quello Billionaire...
Molto sinceramente, nel corso degli ultimi anni ho sviluppato una mentalità molto anti-snob, quindi a me come routine da usare la mattina per riscaldarmi basta quella Beyoncé-Taylor Swift-Nirvana o varianti (Adele, Rolling in the deep - Katy Perry, Dark Horse - Sia, Deja Vu).
Però comprendo che questo chiede uno sforzo di apertura mentale molto forte, perché la credenza diffusa è che la musica pop di grande successo commerciale sia tecnicamente banale e "stupida".
Io stesso sarei scappato a gambe levate diversi anni fa da un sito che prende sul serio certa "robaccia".
Sono stati molto utili per me i video didattici su youtube di Rick Beato, che mi hanno fatto riflettere sulla quantità di lavoro di raffinato artigianato da parte di compositori preparatissimi che c'è dietro un successo nazional-popolare mondiale, in particolare nella musica dance.
In un disco come Random access memories dei Daft Punk, per esempio, ci sono già esempi di tecniche e linguaggi presenti in gran parte del jazz, rock e musica classica moderna.
Se vi "studiate" quel disco, già siete a posto, non vi serve molto di più.
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